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Cosa ci si aspetta dal neo eletto presidente Obama


di Vinod Saighal *

NOTE PRELIMINARI

Sono stato intervistato da diversi giornalisti latinoamericani dopo il lancio della versione spagnola del mio libro THIRD MILLENNIUM EQUIPOISE (Equilibrio nel terzo millennio) durante la fiera internazionale del libro di Caracas, la seconda settimana dello scorso novembre.

Estratti della risposte relative all’economia statunitense e alle scelte del neo eletto presidente Obama sono riprodotte qui di seguito

“L’economia statunitense già traballa sotto un debito estero di 11 trilioni di dollari, mentre l’amministrazione Bush ha intrapreso un’azione di salvataggio di 700 bilioni di dollari. E’ improbabile che l’economia statunitense si riprenda, perché è in una recessione che potrebbe durare cinque anni o anche di più. Con un simile pacchetto di incentivi l’entrante amministrazione Obama per spingere l’economia potrebbe semplicemente mettere in circolazione denaro ‘fresco’ non legato cioè a titoli ‘tossici’. Stampare carta moneta e metterla in circolazione senza il supporto di solidi fondamentali può essere paragonato, con una leggera iperbole, a cosa accadde in Argentina nel 1989, solo per citare un esempio recente. Il presidente Obama sarà fortemente impotente nei suoi tentativi di rimettere l’economia statunitense sui giusti binari.

Quindi, con una limitata possibilità di scelte disponibili in politica interna nel periodo iniziale, Obama deve riaffermare l’influenza statunitense all’esterno per prevenire che il pianeta vada al collasso negli anni successivi. Quali sono le aree in cui una decisa leadership statunitense potrebbe prevenire un (possibile) irreversibile declino planetario?
In primo luogo Obama deve fermare e invertire il processo di militarizzazione dello spazio. Il trattato Anti Missili Balistici del 1972 è stato il perno della sicurezza globale fino all'inizio del secolo, prima che il presidente George W. Bush unilateralmente abrogasse il trattato. Perciò Obama deve prima di tutto restaurare il rapporto di mutua fiducia tra Stati Uniti e Russia, cosa per la quale dovrebbe avere un forte sostegno dall’Unione Europea. Una volta che il lavoro di preparazione per fermare la militarizzazione dello spazio sarà fatto tra gli Stati Uniti, la Russia e L’Unione Europea, Cina ed India faranno automaticamente lo stesso. In questo processo diverse centinaia di bilioni di dollari, se non trilioni, saranno risparmiati e utilizzati per scopi più produttivi.

Il secondo aspetto importante è relativo alla prossima conferenza di revisione del Trattato di non proliferazione nucleare (TNP) nel 2010, per la quale i lavori preparatori cominceranno nel 2009. Il presidente Obama –il precursore del cambiamento – lo deve al mondo il suo impegno per far si che i 5 stati in possesso di armi nucleari mostrino tangibili progressi sull’Articolo V del trattato; altrimenti, per tutti gli scopi pratici, questo trattato, enormemente importante per il benessere dell’umanità, di lì in poi potrà essere considerato lettera morta. Una proliferazione orizzontale comincerebbe, sia apertamente che segretamente.

La terza importante questione è relativa al trattato di Kyoto. Non solo gli Stati Uniti devono parteciparvi in maniera più significativa, ma devono anche assumerne la leadership e spingere il trattato verso obiettivi più importanti di quelli attuali. Se ci dovessero essere ulteriori esitazioni in merito, il mondo sarà superato da eventi su cui non avrà alcun controllo, sicuramente entro il 2050, se non entro il 2020".


*Nato nel Punjab Occidentale (l'India era ancora unita) nel 1939, l'Autore è stato congedato dall'Esercito Indiano nel 1995. In precedenza, aveva ricoperto numerosi ruoli di comando attivo, incluso il comando d'una formazione corazzata, ed anche di divisioni montane e desertiche. Ufficiale di cavalleria, è stato assegnato alle forze di pace dell'ONU, oltre che al servizio in Medio Oriente. Ha ricoperto il ruolo d'attaché militare del suo paese in Francia e Benelux. I suoi interessi sono ampi e parla molte lingue, tra cui francese e persiano. Attualmente, è direttore esecutivo della Ecology Monitors Society (EMS) - un'organizzazione non governativa che s'occupa di demografia ed ecologia. Dopo il congedo, ha inoltre dato vita al Movimento per la Restaurazione del Buon Governo ("Movement for Restoration of Good Government", MRGG). Ha pubblicato articoli su una vasta gamma d'argomenti in quasi tutti i principali quotidiani nazionali dell'India.


Traduzione a cura di Massimo Janigro

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